Guardiamoci. Attentamente.
Analog photography
2021-in progress
Siamo noi. I belli.
Siamo noi tutti.
Ci stiamo tuffando? Scappando?
Nell’acqua, dove non si sente, non si vede.
Un pò in trance, ritorno alle origini della nostra concezione.
Chi protegge chi? Da cosa?
Le immagini sono state scattate prima? O dopo? E’ giusto?
Cosa è giusto?
E’ importante per me. E’ importante perché sono loro. Siamo noi?
Posso non parlare per un pò?
Chi sono i genitori? Dov’erano? Come provano a risolvere il problema? Pagando terapie?
Di chi è la colpa? Di chi è la colpa? Di chi è la colpa.
Siamo stati lasciati soli? Per un pò? Per un lungo pò? Era giusto?
Era sbagliato?
Che cosa è giusto? Che cosa è sbagliato?
Siamo 6. Eravamo 6.
Ora siamo 4f+1m. 4f+1p.
Un pò, ciascuno nel proprio angolo. Cresciamo, con le nostre storie irrisolte.
Le raccontiamo? Le raccontate?
Ce le raccontiamo?
Come si può perdonare?
Si può perdonare?
Che cosa vuol dire perdonare?
Io vi guardo. Ma vi vedo?
Dov’è nascosto il segreto? Il sasso?
Il pezzo di piombo?
Me lo avete consegnato. Pezzo dopo pezzo. Non c’è un ultimo pezzo.
Non ci sarà mai.
Bisogna consegnarlo ad altri? Bisogna riflettere?
Non riflettere da soli? Riflettere insieme?
Raccontare. Riflettere.
Ma il problema, dove sta?
Se lo scopriamo e lo diciamo a tutti... Forse non succederà più.
Guardiamoci. Attentamente.